Christian Santiago è un giovane artista americano di famiglia portoricana, da sempre appassionato al mondo dell’arte intraprende gli studi in alcune tra le più importanti università di New York.
Christian Santiago è un artista dal sapore gotico e decadente, le sue opere si potrebbero abbinare perfettamente ai racconti di Edgar Allan Poe o alle poesie di Charles Baudelaire. Un mix di Horror, fantasy con un pizzico di romanticismo e un tocco di eros che rende il tutto non solo misterioso e macabro ma anche accattivante. Le opere di Christian Santiago sono molto narrative, illustrate nei minimi dettagli, con colori dove prevalgono i toni freddi. Christian Santiago ama il cinema e le sottoculture giovanili da cui trae ispirazioni per i suoi lavori. Crede che il sesso sia fonte di confusione, che però lo affascina per i suoi lati contrastanti, che trascina nei suoi disegni dando aspetti diversi e surreali ai suoi personaggi.
Ciao Christian, potresti parlarci un po’ di te ?
Sono un artista nato a New York. Sono cresciuto nel South Bronx, che credo mi abbia notevolmente formato. Il Bronx è sicuramente il quartiere più duro. La mia famiglia è portoricana e come la maggior parte dei caraibici come me, reputo molto impegnativa anche la bandiera portoricana.
Quando hai iniziato a dedicarti all’arte?
Ho sempre disegnato. La mia famiglia e alcuni insegnanti mi hanno aiutato a perseguire la mia passione, facendomi mandare richieste d’audizione alle scuole d’arte di New York.
Ho studiato arte alla Fiorello H. LaGuardia Highschool of Music & Art and Performing Arts, e successivamente alla Parsons School of Design. Ho abbandonato il college poco prima del termine. Ho dovuto lasciare per problemi finanziari e di salute. Non mi sono laureato, ma sono stato selezionato per partecipare al Senior Thesis Show, è stato fantastico. Ho lavorato come case manager per i giovani quel senzatetto. Al momento sono completamente concentrato sulla mia arte.
I tuoi lavori sono sicuramente molto affascinanti per l’aspetto macabro che gli dai, come mai questa scelta?
Molto del mio lavoro è legato ai miei sentimenti e alla mia storia personale con il sesso, l’uso di droghe e la cultura queer. Trovo di avere una relazione complicata con l’argomento e l’arte è stata il mezzo per articolare il tutto.
Chi sono le persone che ritrai?
Faccio riferimento all’anatomia e composizione del porno online. Deformo tutto per avere un aspetto surreale o di orrore nella rappresentazione e nella narrativa del pezzo. I soggetti servono per esprimere concetti. Loro rappresentano una vasta gamma di esseri: angeli che lavorano come cam boys, lavoratori del sesso con abilità di bio-manipolazione, esseri tentacolari usati come fonte di nuove droghe popolari e grandi vermi che formano delle figure umane.
Come spieghi il mix tra dark e erotico che evince nelle tue opere?
Il sesso in generale è fonte di confusione. È strano, bello, disgustoso, violento e mi piace avere questi aspetti contrastanti nel mio lavoro.
Mi guardo indietro e cerco di analizzare la mia storia sessuale e i miei rapporti con gli uomini e sono confuso su come mi sento adesso a riguardo.
Credo che questa possa essere la natura ambigua della mia arte. C’è orrore in essa. Ci sono mostri e la loro è una tortura, ma è difficile dire se le persone coinvolte in queste scene che creo, si stiano divertendo con ciò che sta accadendo o se lasciano che accada causa della dinamica del potere.
Questo aspetto misterioso e oscuro fa parte anche del tuo modo di essere?
Credo che questi aspetti abbiano un ruolo nel mio modo di essere. Di solito sono molto silenzioso e le persone mi definiscono misterioso, ma penso di essere solo fottutamente imbarazzante.
Sei macabro e misterioso anche a letto? Se sì in che modo?
Forse potrei essere misterioso e macabro a letto. Lo si può sapere sperimentando. Sono molto silenzioso e generalmente molto passivo come persona e mi diverto molto a sorprendere i ragazzi a letto. Sia quando faccio l’attivo o il passivo, brandisco sempre una spada fiammeggiante e sono circondato dai miei spiriti familiari. È un bel momento.
Da cosa trai ispirazione ?
Utilizzo molti media in generale. Guardo un sacco di film e anime. Da bambino ho sempre voluto essere un regista e direi che i film sono la mia più grande ispirazione. Traggo anche molta spunto dalle mie esperienze e conversazioni personali. Sono attratto dalle sottoculture giovanili che si concentrano principalmente sull’evasione. Sono un grande fan di Clive Barker. Amo i suoi film, romanzi, fumetti, ecc. È una mia icona.
Ti senti libero di esprimere il tuo essere?
Mi sento come se fossi libero di esprimermi in una certa misura. È stato difficile crescere come persona queer nel Bronx, ho dovuto affrontare un sacco di omofobia e paura della violenza fisica diretta.
Mi sono represso per molto tempo e una volta che sono diventato apertamente gay si è creata un’atmosfera tossica a casa con i miei genitori. Ho dormito sui treni, o scambiavo sesso per un posto dove dormire per non dover tornare a mai a casa.
Molte cose sono cambiate da allora, per fortuna, le mie esperienze mi hanno fatto assumere un atteggiamento per la serie: “non me ne frega un cazzo”.
Dove possiamo trovare i tuoi lavori?
Le persone possono trovare i miei lavori visitando il mio instagram @lil_saantii, e sul mio sito. Recentemente ho aperto la mia prima mostra personale “For Bacchus” il 3 dicembre con l’aiuto dell’ufficio di DM in una galleria di New York. Durerà fino al 2 gennaio 2021.